Occupandomi di riabilitazione del pavimento pelvico di donne e uomini da molti anni ho notato che l’aspetto della sessualità emergeva sempre.

Così ho sentito l’esigenza di diventare consulente sessuale per fornire alle persone tutte le indicazioni di cui hanno bisogno sui temi relativi alla sessualità.

Nel 2020 mi sono iscritta alla scuola AISPA e mi sto formando per diventare consulente sessuale.

I pazienti che seguo per la riabilitazione del pavimento pelvico posso ricevere preziosi consigli in merito alla sessualità.

Il consulente sessuale è importante per problematiche di questo tipo:

  • Nei casi di mancanza di desiderio sessualeGravidanza e post-gravidanza
  • Menopausa e Andropausa
  • Disfunzione erettile
  • Eiaculazione precoce
  • Nei casi di malattia (malattie oncologiche, diabete…)
  • In caso di disabilità fisiche
  • Sessualità nella terza età
  • Nei casi di Infertilità e problemi di coppia
  • Per sostenere la coppia nella scelta della Procreazione Medicalmente Assistita• Supporto ai genitori con i figli in età adolescenziale per lo sviluppo sessuale
  • Informazione e prevenzione per le malattie Sessualmente Trasmissibili
  • Informazione per la contraccezione

La consulente sessuale collabora con ginecologo, andrologo, sessuologo clinico, psicoterapeuta.

In presenza di un sintomo sessuale spesso la persona si rivolge ad un andrologo o ginecologo, per escludere la causa organica. Una volta fatto questo il medico invia il paziente al consulente sessuale, per risolvere la disfunzione sessuale.

Nel caso in cui dal colloquio individuale o di coppia emergano disagi come per esempio un conflitto di coppia allora il paziente viene inviato allo psicoterapeuta. Quando è la coppia a chiedere la consulenza sessuale, il consulente predispone un incontro singolo con ciascuna persona.

La consulenza sessuale è un percorso di pochi incontri in cui avviene un colloquio individuale o di coppia e vengono assegnati dei “compiti per casa”. Spesso basta anche solo un incontro.

SINTOMI SESSUALI – DISFUNZIONI SESSUALI

La salute sessuale è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale in relazione alla sessualità; non è assenza di malattia, disfunzioni, infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, così come la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizioni, discriminazioni e violenza”. (OMS, 2006)

Le disfunzioni sessuali possono avere causa organica, psicologica, relazionale ma possono anche essere causate da disfunzioni dei muscoli del pavimento pelvico.

Le disfunzioni sessuali interessano le diverse fasi dell’atto sessuale: il desiderio; l’eccitazione; il piacere per raggiungere l’orgasmo e la soddisfazione dell’orgasmo.

Come insegna la scuola di sessuologia Aispa, tutto ciò che riguarda l’argomento sessualità viene considerato un tabù: i retaggi culturali, morali e sociali considerano una parte del corpo femminile una zona da nascondere, una zona tabù e questo crea una mancanza di conoscenza di quelle che sono le potenzialità del piacere femminile. Ma anche i retaggi culturali che coinvolgono i giovani maschi possono portare a disfunzioni sessuali nei maschi adulti.

La componente emotiva e psicologica può interferire o bloccare una o tutte le fasi dell’atto sessuale.

Se prendiamo per esempio una donna che è in menopausa oppure in allattamento al seno ci troveremo di fronte ad una situazione di desiderio ipoattivo legittimato da una condizione ormonale che può dare secchezza vaginale e scarsa lubrificazione e quindi fastidio, dolore, bruciore alla penetrazione. Questa condizione fisiologica porterà la donna a inibire il suo desiderio sessuale nei confronti del partner, per la paura di sentire dolore alla penetrazione, dolore vissuto durante una precedente esperienza negativa. Il nostro pavimento pelvico ha “memoria” degli input ricevuti. Ne consegue che il partner non si attiverà molto per cercare di attrarre la donna, in quanto non vuole farla soffrire e provocarle dolore. Quando l’uomo nota che non riesce a procurare piacere alla donna allora inconsciamente inibisce la fase di eccitazione nei confronti di lei e si crea un circolo vizioso.

Durante le sedute di riabilitazione perineale illustro bene l’anatomia e la fisiologia del pavimento pelvico per aiutare le persone a capire se sono presenti delle disfunzioni e come curarle.

Quindi le disfunzioni sessuali consistono nella difficoltà o impossibilità ad avere rapporti sessuali, e/o nella mancata soddisfazione durante questi, e/o nel dolore che può accompagnare tali momenti. Essi possono riguardare sia il sesso femminile che quello maschile.

Il pavimento pelvico può essere causa o conseguenza di alcune disfunzioni sessuali femminili.

Nella donna le disfunzioni sessuali sono classificate in:

A) I disturbi del desiderio
Sono correlati al pavimento pelvico i disturbi da desiderio ipoattivo, presente:
1) sia quando l’aera è ipovalida e c’è Ipotono muscolare, cioè i muscoli perineali sono deboli  (come nel post partum o in menopausa), poiché ridotte possono essere le sensazioni di piacere,
2) sia quando c’è Ipertono del pavimento pelvico, cioè i muscoli perineali sono iperattivi (Vulvodinia, Vaginismo, sindrome del dolore pelvico cronico) in quanto il dolore presente inibisce il desiderio di avere rapporti sessuali

3) sia quando la presenza di dolore causata da chirurgia addomino-pelvica, esiti di episiotomia e trauma perineale impediscono i rapporti penetrativi.

B) I disturbi dell’eccitazione

1) Quando il pavimento pelvico è ipotonico con muscoli deboli si ha una diminuzione delle sensazioni di piacere e una relativa mancanza o scarsa lubrificazione vaginale;

2) Quando il pavimento pelvico è ipertonico con muscoli iperattivi si ha una iperattività a cui può conseguire dolore o impossibilità ad avere rapporti

3) Quando a livello perineale c’è dolore allora si blocca l’eccitazione mentale e genitale

C) I disturbi dell’orgasmo

1) Quando il pavimento pelvico è ipotonico con muscoli deboli si determina una riduzione delle sensazioni di piacere sessuale, si riduce la lubrificazione vaginale e si ha difficoltà a raggiungere l’orgasmo (anorgasmia).

2) Quando il pavimento pelvico è ipertonico con muscoli iperattivi si determina un dolore che impedisce alla donna di raggiungere l’orgasmo.

3) Quando a livello perineale c’è dolore allora si inibisce il desiderio e la lubrificazione vaginale e quindi non riesce a raggiungere l’orgasmo

4) Quando la donna soffre di incontinenza urinaria (da sforzo o da urgenza) e l’eventualità che questo sintomo si presenti durante i rapporti inibisce il raggiungimento dell’orgasmo.

D) I disturbi legati al dolore
1) Dispareunia: consiste nel dolore genitale persistente o ricorrente che si verifica ai tentativi di penetrazione vaginale o durante la penetrazione vaginale stessa
2) Vaginismo:  è la difficoltà o impossibilità della donna di realizzare la penetrazione, anche in presenza di desiderio; può essere primario (la donna non è mai riuscita a realizzare la penetrazione) oppure secondaria (si presenta ad un certo punto della vita, conseguentemente  ad un evento, come il dolore dovuto a stato infiammatorio)
3) Vulvodinia: localizzate o generalizzate: vestibolite vulvare, dolore clitorideo.

Nell’uomo le disfunzioni sessuali maschili e il coinvolgimento del pavimento pelvico può altresì essere causa, conseguenza o sostenere i sintomi. Una condizione di ipotono muscolare può contribuire ad una riduzione dell’erezione o ad uno scarso controllo dell’eiaculazione con conseguente eiaculazione precoce. L’ipertono muscolare del pavimento pelvico può avere come conseguenza una eiaculazione ritardata (a causa della difficoltà di espulsione dello sperma) oppure un deficit erettile (dovuto ad una sofferenza dei tessuti e dei vasi sanguigni coinvolti nel meccanismo dell’erezione).

In ogni caso di disfunzione sessuale è importante considerare e valutare le possibili cause organiche (tra le quali è compresa la disfunzione del pavimento pelvico) e la possibile componente psico-relazionale. Talvolta entrambi gli aspetti possono coesistere.

DOLORE

La Sindrome del Dolore Pelvico Cronico è caratterizzata dalla presenza di dolore nella zona della pelvi presente da almeno 6 mesi o più.

Questa sindrome è solitamente una condizione altamente invalidante per la persona che ne è afflitta e spesso, oltre alla sofferenza determinata dal dolore stesso, causa cambiamenti negativi nella vita del paziente: depressione, ansia, disfunzioni sessuali, limitazioni nella vita sociale e familiare, limitazioni nell’attività fisica, frustrazione, ecc.

Il dolore spesso viene riferito senza confini ben definiti (come può essere invece il dolore in una articolazione) e si può irradiare da una zona a quelle limitrofe.

Il coinvolgimento del pavimento pelvico (illustrato nella figura sopra) è relativo al suo ruolo come causa, conseguenza o fattore che determina il mantenimento o l’aggravamento dei sintomi.

I pazienti affetti da Sindrome del Dolore pelvico cronico riferiscono pertanto, oltre al dolore, anche sintomi relativi alle disfunzioni urinaria, ginecologica, colo-proctologica, muscolo-scheletrica. Possono essere pertanto presenti anche difficoltà alla minzione (vedi Sintomi urologici, Sintomi della fase di svuotamento), stipsi o costipazione, disfunzioni sessuali.

Inoltre la sindrome del dolore pelvico cronico può essere presente in contemporanea ad altre sindromi della pelvi, come la Sindrome del Colon Irritabile.

Numerosi sono perciò i termini che vengono utilizzati (talvolta impropriamente) a seconda della parte o organo che viene prevalentemente colpito dalla sindrome: vestibolite (infiammazione del vestibolo – porzione iniziale del canale vaginale), vulvo-vaginite (infiammazione della vulva e della vagina), uretrite (infiammazione dell’uretra), prostatite (infiammazione della prostata), ecc.

Talvolta viene fatto riferimento al nervo pudendo, che attraversa la pelvi e le sue strutture, quale causa della sindrome del dolore pelvico cronico.

Riassumendo si può quindi affermare che i disturbi sessuali legati ad una disfunzione dei muscoli del pavimento pelvico possono essere principalmente dovuti a:

  • Dolore
  • Ipotono
  • Ipertono

Questi fattori possono anche associarsi e quindi coesistere contemporaneamente.

Le disfunzioni sessuali legate al pavimento pelvico possono essere migliorate o curate attraverso la rieducazione perineale.